PREVIDENZA SOCIALE

La previdenza sociale definisce tutto quell'ambito di tutele dei lavoratori dai rischi della perdita o limitazione della capacità lavorativa dovuta ad eventi particolari o naturali.  Si sintetizza in una sorta di assicurazione al fine di indennizzare il verificarsi di eventi che limitano o escludono la possibilità lavorativa della persona. La vecchiaia, le pensioni di invalidità, le cure sanitarie sono solo alcuni dei fattori che entrano in gioco nell'ambito INPS, un mondo che ha visto numerose riforme specialmente negli ultimi anni:

  • Riforma Dini: l:335/1995 che ha sancito il passaggio delle pensioni dal calcolo retributivo al contributivo;
  • Riforma Prodi del 97 e la Riforma Maroni del 2004 che hanno innalzato i parametri di acquisizione del diritto alla pensione con l'aggancio alla speranza di vita.
  • Legge Fornero che ha agganciato la contribuzione pensionistica ai vincoli di bilancio e stabilità dello stato.

Tali avvenimenti hanno innalzato e reso più difficoltoso il raggiungimento della pensione, in soluzione sono stati previsti dei meccanismi di accesso facilitati per particolari situazioni. Ricordiamo l'APE sociale o quota 100.

 

Si tiene a precisare che alcune forme previdenziali possono essere integrate con redditi da lavoro dipendente. In questo caso si parla di cumulo tra pensione e redditi da lavoro.  In base all'importo, alla situazione particolare e altri elementi possono essere previste forme di riduzione dell'assegno previdenziale. Questa postilla viene giustificata dal fatto che la percezione della pensione va a coprire la sopraggiunta impossibilità del lavoratore a prestare la propria opera, se la persona risulta ancora abile al lavoro e percepisce uno stipendio adeguato (art 36 Cost.) non sussistono o si riducono gli sforzi che lo stato si accolla a riguardo.